177 research outputs found

    Welcome to the New Version of the International Journal of Plant Biology (IJPB)

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    With great pleasure, I welcome you to this new version of the International Journal of Plant Biology (IJPB), an international, peer-reviewed, open access journal about all different subdisciplines of plant biology published quarterly online by MDPI [...

    Wild almond (Prunus scoparia L.) as potential oilseed resource for the future: Studies on the variability of its oil content and composition

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    Wild almond genetic resources have still not received considerable attention for oil chemical compositions and uses. The aim of this study was to assess the levels of variation in oil content and fatty acid composition in forty Iranian accessions of Prunus scoparia L. (Spach) to identify genotypes with desirable traits in terms of oil quantity, quality and industrial utilization. Oil parameters and indices were measured, and fatty acid methyl ester analysis was carried out by gas liquid chromatography. Oleic and linoleic fatty acids showed high variability among accessions, ranging from 232.4 to 359.6 g/kg oil and from 190.7 to 348.8 g/kg oil, respectively. Total unsaturated fatty acid fraction was higher than total saturated fatty acid. The ranges of saponification number (199.2-202.1), iodine value (104.8-125.7 kg I2/kg) and cetane number (43.8-48.8), confirmed that the oils have industrial potentialities. Results could contribute to select wild almond genotypes as genetic sources for oil production

    Rhizosheath: Roles, Formation Processes and Investigation Methods

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    Climate change negatively affects crop productivity, threatening the survival of entire populations from many vulnerable hotspot regions of the world with the risk of exacerbating hunger, malnutrition and international inequality. Selecting plant species manifesting abiotic stress-tolerant adaptive traits represents a challenge towards ensuring that crops are more resistant and resilient to environmental perturbations. The rhizosheath, defined as the complex of root hair, exudates and soil that strongly adheres to plant roots, is a promising root adaptive trait in facing conditions of water and nutrient deficits, as well as acidic soil. Several beneficial ecological functions are attributed to the rhizosheath, such as enhancing water and nutrient uptake; protecting from dehydration, heat and acid stresses; and stimulating microbial activities. It has been described in several Angiosperm species, including crops grown in severe habitats. The aim of this review was to collect the relevant literature produced to date regarding rhizosheaths, focusing on (i) the various processes involved in its formation, including both physicochemical and biological ones; (ii) the evolutionary and ecological role of rhizosheaths; and (iii) the most frequently used methodologies for its investigation and characterization. The present work provides a comprehensive overview of this revolutionary root’s great agronomic importance in order to address future research aiming to fill the existing knowledge gaps and define a common and shared methodology

    Aspetti educativi e sanitari delle vaccinazioni in età infantile

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    La modalità di manifestazione di un'infezione in un individuo è il risultato dell'intrecciarsi di tutti questi elementi che variano da persona a persona e da un momento all'altro nello stesso soggetto. Questa situazione rappresenta lo sfondo che ci permette di capire la possibilità di infezioni asintomatiche. Nella realtà quotidiana si pone più spesso il problema di individuare, nel corso di una epidemia, quelle persone che, a causa di "fattori di rischio" individuali (età,malattia intercorrente, terapia in atto), corrono il pericolo di presentare una forma più grave di infezione. Con opportune conoscenze e tecniche, è possibile intervenire e migliorare l'esito dell'infezione in queste persone più deboli

    La difesa del suolo: un connubio tra sostenibilità ed etica

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    È ormai aumentata, presso l’opinione pubblica, la percezione del grave problema rappresentato dall’inquinamento ambientale. Un inquinamento, sempre più grave e diffuso, determinato dalle attività umane, cresciute in maniera esponenziale negli ultimi decenni, con conseguente sfruttamento delle risorse rinnovabili e non rinnovabili del pianeta e con l’impatto sempre meno sostenibile dell’inquinamento a tutti i livelli (aria, acqua e suolo). Le molteplici attività dell’uomo infatti, alterano l’ambiente e gli ecosistemi naturali, mettendone a dura prova le capacità omeostatiche di risposta alle modificazioni, ed alterando in maniera sempre meno reversibile equilibri che il sistema aveva stabilito nel corso dei secoli. L’idea che la natura non abbia limiti, che sia possibile manipolarla e sfruttarla senza vincoli, si scontra ormai con la realtà. L’importanza dell’aria e dell’acqua, componenti fondamentali della biosfera è un fatto radicato nella coscienza dell’uomo, in quanto la qualità dell’aria determina la salubrità dell’ambiente in cui egli vive e la qualità dell’acqua consente l’espletamento di tutti i fabbisogni di carattere igienico, agricolo, industriale e di tutti quegli altri legati allo sviluppo economico e sociale dell’uomo. Non altrettanto può dirsi del suolo, spesso considerato come la sede destinata ad accogliere rifiuti di ogni natura, compresi quelli provenienti dal disinquinamento dell’aria e dell’acqua. La purificazione dell’atmosfera può infatti avvenire per semplice deposizione di agenti inquinanti sulla superficie terrestre o anche attraverso le precipitazioni atmosferiche. La purificazione dell’acqua inquinata, realizzabile con svariati sistemi di trattamenti, porta a sua volta alla produzione di fanghi residui, che hanno come sede finale per il loro smaltimento proprio il suolo. In una visione poco chiara del disinquinamento dell’ambiente, il suolo va visto come la sede finale per lo smaltimento delle più svariate sostanze, senza considerare che proprio il suolo è la sede principale ed insostituibile per la produzione primaria. Solo una corretta gestione della biosfera ci porta a vedere il suolo come un sistema limitato di auto depurazione a disposizione della natura, o anche un sistema tampone che controlla il trasporto degli elementi e delle sostanze chimiche verso l’atmosfera, l’idrosfera e gli esseri viventi

    L'educazione ambientale come patrimonio per le generazioni future

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    Fare la raccolta differenziata, consumare in modo più ragionevole, evitare gli sprechi di cibo ed energia, tutto questo non significa rinunciare ma accrescere il proprio livello di benessere e aiutare l’ambiente. Nelle pagine che seguono dopo aver illustrato per sommi capi i vari problemi che affliggono il nostro pianeta e come e perché è nata l’Educazione Ambientale, dedicherò ampio spazio ai contributi dati nel tempo, in particolar modo dalla psicologia sociale, a questa materia interdisciplinare. Alla base dei vari problemi ambientali o ecologici vi sono i comportamenti umani, i quali sono accompagnati e guidati dai relativi pensieri, sentimenti, atteggiamenti e valori. Per questo motivo, da più di trent’anni gli psicologi stanno dedicando attenzione alle questioni ecologiche attraverso numerose attività di ricerca in questo campo. Gran parte di tale ricerche sono state pubblicate su riviste internazionali e quindi poco note in Italia

    Ascorbate peroxidase and catalase activities and their genetic regulation in plants subjected to drought and salinity stresses

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    Hydrogen peroxide (H2O2), an important relatively stable non-radical reactive oxygen species (ROS) is produced by normal aerobic metabolism in plants. At low concentrations, H2O2 acts as a signal molecule involved in the regulation of specific biological/physiological processes (photosynthetic functions, cell cycle, growth and development, plant responses to biotic and abiotic stresses). Oxidative stress and eventual cell death in plants can be caused by excess H2O2 accumulation. Since stress factors provoke enhanced production of H2O2 in plants, severe damage to biomolecules can be possible due to elevated and non-metabolized cellular H2O2. Plants are endowed with H2O2-metabolizing enzymes such as catalases (CAT), ascorbate peroxidases (APX), some peroxiredoxins, glutathione/thioredoxin peroxidases, and glutathione sulfo-transferases. However, the most notably distinguished enzymes are CAT and APX since the former mainly occurs in peroxisomes and does not require a reductant for catalyzing a dismutation reaction. In particular, APX has a higher affinity for H2O2 and reduces it to H2O in chloroplasts, cytosol, mitochondria and peroxisomes, as well as in the apoplastic space, utilizing ascorbate as specific electron donor. Based on recent reports, this review highlights the role of H2O2 in plants experiencing water deficit and salinity and synthesizes major outcomes of studies on CAT and APX activity and genetic regulation in droughtand salt-stressed plants

    La funzionalità del verde nel contesto urbano e nel sistema scuola

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    Quasi quattro cittadini europei su quattro vivono in città. La loro qualità della vita dipende in gran parte dalla qualità del verde urbano. Le aree urbane in Europa devono fare i conti con un gran numero di questioni ambientali; sebbene la scala e l’intensità dei problemi vari da città a città, può essere identificato un set comune di emergenze: scarsa qualità dell’aria, alti volumi di traffico e congestione, elevati livelli di rumore ambientale, cambiamenti climatici con correlata necessità di adattamento, produzione di grandi volumi di rifiuti e di acque reflue, degrado diffuso, espansione irregolare e incontrollata delle aree urbanizzate, scarsità di aree per lo sport e lo svago, bassa qualità delle aree verdi. Tutte queste questioni costituiscono vere e proprie sfide ambientali e hanno come conseguenza impatti significativi sulla qualità della vita e sulle performance economiche delle città. Una di queste sfide è rappresentata dal verde urbano, che non si può più considerare esclusivamente come elemento estetico ed ecologico delle nostre città, ma come un vero e proprio servizio al cittadino

    Le tecniche di approvvigionamento idrico nell’ecosistema urbano di Matera

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    Il presente lavoro, affronta il problema della scarsità della risorsa più importante per la sopravvivenza dell’uomo…l’acqua! L’uomo per capire che questa risorsa non è presente nel mondo in quantità illimitate deve iniziare a riflettere sulla sua importanza e capire che in molte occasioni, direi in tutte, viene sprecata. Probabilmente sarebbe utile prendere spunto dagli abitanti del nostro territorio, che già da oltre un milione di anni fa, avevano ideato tecniche per la raccolta e la conservazione dell’acqua. Oltre a capire quali tecniche possono essere impiegate in ambito urbano e non per il risparmio idrico, è altrettanto importante effettuare un lavoro educativo, sugli adulti ma soprattutto sui bambini. L’educazione ambientale svolge un ruolo importante in quanto diventa uno strumento di prevenzione in grado di responsabilizzare l’uomo ad assumere comportamenti responsabili al fine di garantire il passaggio alle generazioni future di un pianeta ricco di equilibri naturali e di biodiversità. Per raggiungere questo obiettivo basta “piantare un seme” nella scuola. Affrontare la tematica ambientale nella scuola dell’infanzia sembra una sfida alquanto difficile ma per creare cittadini del futuro, chiamati a crescere con autentici valori di rispetto e solidarietà, occorre porre le basi sin dai primi anni di vita dei bambini, e dunque affrontare la tematica a partire dalla scuola dell’infanzia

    I calanchi di Aliano (Matera, Basilicata) come laboratorio naturalistico per bambini in età scolare

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    Chi è nato ad Aliano spesso percorre ciecamente le sue strade, quei vicoli stretti e ricchi di silenzio del paese vecchio e spesso, altrettanto ciecamente, osserva i romantici scorci paesaggistici offerti dai calanchi. Di certo ciò accade non per mancanza di sensibilità o di capacità di osservazione, ma forse piuttosto per abitudine. Capita di non accorgersi della magia del posto in cui si vive, finché non ci si sofferma ad osservare intensamente la realtà che ci circonda. Ciò accade probabilmente perché, come ci insegnano gli studi antropologici, bisogna guardare le cose in cui si è immersi con uno “sguardo da lontano” per coglierne la vera essenza. I visitatori, infatti, vedendo Aliano restano affascinati e completamente rapiti dal paesaggio calanchivo, da quelle argille levigate dal vento per millenni e millenni che a guardarle attentamente sembrano raffigurare delle figure ben definite, scolpite nell’argilla dalla mano del più grande artista di tutte le ere geologiche: il vento. Credo sia importante educare le nuove generazioni, fin dalla scuola dell’infanzia ad amare e apprezzare la realtà in cui si vive
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